Runa ci racconta il suo primo allenamento al Charlie Brown park

Credo nella teoria della finestra rotta.
Degrado induce degrado.
Bellezza induce bellezza.
Se una cosa è brutta, trascurata, sporca, la gente sarà indotta a trattarla male e a comportarsi male, mentre con una cosa bella e curata accade l’esatto opposto.
Questa realtà sportiva tra Rebibbia e Ponte Mammolo è bella, il suo nome è Red Foxes.

Coinvolge adulti e bambini e riesce a farlo non con il calcio ma col baseball e il softball.

C’è molta attenzione alla forma e all’estetica nei Red Foxes ma questo senza che venga meno la sostanza. Si gioca a questo sport in armonia ma con tanta cura e attenzione.

Chi passeggia col cane o è andato a correre non può fare a meno di fermarsi ad osservare queste persone (donne e uomini) che si lanciano una palla e la battono con una mazza. Qualcuno si avvicina, chiede informazioni e la volta successiva lo vedi arrivare col figlio, il primo giorno in tuta e la seconda volta già col guantone e il cappello.

Un oasi di bello, nella periferia di Roma, dove l’erba è curata e i muri non sono scrostati. Dove non c’è immondizia per terra e dove il brutto resta fuori.
Dove scopri tante belle storie di vita.
Dove “buongiorno” vuol dire davvero “buongiorno”.
Dove sentirsi a casa.

Runa Casaretti