Intervista a Federico

Negli anni ’80 fu il primo bambino tesserato al campo di Via Galba (oggi Arena Giulio Glorioso) e molti lo ricordano in campo con i Bomberos Garbatella qualche anno dopo, con il soprannome di Cobra, ispirato al celebre film di Sylvester Stallone ed agli occhiali che aveva in comune col protagonista.

Oggi abbiamo l’opportunità di consocerlo un pò meglio, con questa breve intervista:

Come hai deciso di diventare allenatore delle Volpi Rosse?
R: Mi sono messo a disposizione per dare una mano, avendo seguito nel 2022 i ragazzi del baseball e la Dirigenza mi ha proposto per quest’anno di diventare allenatore delle Volpi Rosse. Mi è sembrata una sfida interessante e spero di poter essere all’altezza. Quest’anno sarò aiutato da due presenze storiche del baseball Italiano come Fabio Azzaro (che seguirà anche i neonati Blind Red Foxes, la nostra squadra di baseball per ciechi) e Maurizio Calabretto (che si occupa anche dei lanciatori Under 15).

quali sono le aspettative per la stagione?
R: Giocare tutti, il più possibile, far crescere il gruppo ed i singoli, e riuscire a portare a casa qualche risultato.

quali aspetti della tua personalità cercherai di trasmettere alla squadra?
R: Rispetto, inclusività e tanta voglia di divertirsi; non ho mai creduto nelle fabbriche di campioni, mentre ho sempre giocato per divertimi in quello che reputo lo sport più bello del mondo, in tutte le sue declinazioni come il Fast Pitch, Slow Pitch, etc..

qual’è il programma a lungo termine?
R: Creare un gruppo coeso, portare avanti e far crescere tutti nella misura delle loro aspettative e del loro impegno.

qual’è il tuo atleta preferito di tutti i tempi?
R: Sicuramente Yogi Berra, grande personaggio del baseball a cui ha dedicato gran parte della sua vita. Non il prototipo dell’atleta, un fisico comune diverso da quanto ci si possa aspettare, ma grandissimo carattere e forza d’animo. Oltre a questo è stato un personaggio pubblico capace di dilettare con i suoi modi di dire e i sui motti come “Non è finita finché non è finita”.

Grazie Federico, in bocca al lup… Alla volpe!